"Dov'eri tu quando le stelle del mattino gioivano in coro?"
C.Raimo
Erano sempre le prime serate di lavoro.Cominciò in quel periodo a frequentare il caffè un signore.Anziano,non saprei dire quanto.Sono sicura che se mi dicesse l'età rimarrei stupita.Almeno per qualche secondo.Penserei sicuramente che dimostra molti più anni di quelli che ha in realtà.
Cominciò a venire ogni domenica sera.Lo fa tutt'ora.
Vennè da solo la prima volta.Abitudine cui è rimasto fedele.
Entrò camminando lentamente.Notai che era altissimo e molto magro.Indossava ei pantaloni beige,una camicia a quadri blu e bianchi.Il volto era scavato e gli occhiali tondi.Nella tasca del pantalone aveva sempre un quotidiano sgualcito,di cui riuscivo a leggere solo le prime tre lettere "Day...".Pensai che poteva essere straniero,ne aveva l'aria.Camminava forse per l'altezza lievemente inclinato verso destra,la testa soprattutto.Quasi poggiava sulla spalla.
Restava in questa posizione anche quando si avvicinava al bancone e mi chiedeva un bicchiere di vino bianco.Gli elencavo quelli alla mescita,ma lui prendevo sempre e solo il Traminer.
Afferrava il calice e sempre lentamente si avviava al primo tavolino fuori,si siedeva senza neanche togliere il giornale dalla tasca e restava in silenzio.Beveva veloce,poi guardava la strada senza distogliere un attimo lo sguardo.Il telefono non ricordo di averglielo mai visto.
Solitamente dopo dieci minuti rientrava e mi chiedeva un altro bicchiere,sempre senza sorridere.Pagava e tornava fuori.Questa volta per restarci almeno fino a chiusura.Riportava sempre il bicchiere dentro,mi guardava appena poi si voltava e sussurrava un "buonaserata".
Una volta mi sorrise,ma non ricordo se avessi detto o fatto qualche cosa di buffo.Mi sorrise e basta.Poi andò via come sempre.
Non c'è domenica che io non abbia voglia di sedermi lì,bermi un caffè e poi rientrare.Senza dire necessariamente qualcosa.Non lo faccio mai.Non lo feci allora e continuo a non decidermi a spostarmi dal mio bancone e sedermi vicino a lui.Ed ogni volta,dopo,mi sento tristissima.
Come quella sera riesco solo a guardare attraverso la finestra e controllare che sia ancora lì.Non riesco a non farlo,anche se il caffè è pieno,anche se qualcuno davanti a me sta litigando o raccontando qualcosa in attesa di un mio sguardo che mostri interesse.Ha sempre l'esclusiva della mia attenzione.
Il desiderio di avvicinarmi a lui lo avverto sempre.E credo che una sera di queste lo farò.
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10 commenti:
corri....fallo...e raccontacelo!!
mmm...proverò,la prossima domenica proverò...
promesso.
aglaja
si è vero siamo proprio curiosi, fatti coraggio e siediti accanto a lui, qualcosa verrà fuori...bacini
va bene...mi avete praticamente convinta...andrò,ma domenica...bisogna aspettare qualche giorno,nel frattempo vediamo un pò di tirare fuori dal cilindro qualche altra storia...
aglaja
ps:non c'è che dire...siete i miei due lettori più affezionati:)
heila salve
ho postato il testo del progetto sul blog ed ho inserito un nuovo capitolo su cui continuare il racconto
fammi sapere cosa ne pensi
ciao e buona giornata
allora vuoi fare parte del racconto collettivo???
domani creo un blog apposta per questo
dobbiamo però metterci daccordo sulla storia da portare avanti
contattami tramite msn
skanet2003@yahoo.it
che è anche la mia mail
aspetto tue notizie
bye
oilà...che fine hai fatto?
andiamo all'erario a riscuotere i tributi?
hai ragione...ci sto lavorando...alle volte mi serve più tempo per mettere le idee in chiaro..."la vita,o si vive o si scrive".è una frase di hemingway.
ma...a presto:)
aglaja
ciao ag...per me va bene...fammi sapere l'ora così mi organizzo....e di conseguenza ci organizziamo...sono combattivo....come al solito...
buonasera
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