domenica, ottobre 22, 2006

LEI NON HA MAI UCCISO NESSUNO

"Guardi,vivere lontano dall'Argentina è una cosa che non avrei mai creduto possibile.Trovarmi ad un bar da solo ogni domenica a bere vino...bè,non mi vedevo un tipo così appena una manciata di anni fa.L'idea poi di essermi svegliato una mattina,respirando faticosamente ed aver deciso così in un attimo di lasciare tutto...può immaginare che non è proprio la cosa che pensi di provare quando la sera prima come mille altre sere ti sei addormentato accanto la persona che hai avuto vicino per una vita.Insomma non so se mi spiego...una sera sei come sempre hai pensato di essere,la mattina decidi di lasciare tutto.O lasci o lasci,così...senza altra soluzione possibile.Così lo fai ed uccidi due persone nello stesso tempo:la persona che da una vita hai avuto con te e la persona che tu sei stato durante tutto quel tempo.Uccidere qualcuno è qualcosa di inimmaginabile.Avere la presunzione di averlo fatto è ancora peggio.Addio Buenosaires,addio mujer mìa.Non ho mai avuto il coraggio di cercare di sapere come stesse,così una sera pensai che forse l'avevo uccisa,che probabilmente non esisteva più.Un giorno avevo il suo viso chiaramente delineato,il giorno dopo sentii che mi era svanita sotto gli occhi.In preda ad un angoscia silenziosissima pensai che non c'era più,che fosse sparita.In quegli istanti l'unica cosa che mi ricordava di esserci ancora era il petto che mi batteva fortissimo.Poi la sensazione di essermi perso e dissolto anche io.Provai anche il desiderio a quel punto di vedere davvero se le fosse successo qualcosa,ma era un desiderio vissuto con la sensazione di impossibilità.Non potevo fare altro che pensare che non ci fosse più,non potevo non pensare che non avrei mai potuto saperlo.Stringevo gli occhi,sentivo le rughe sulla fronte delinearsi,mi concentravo nel nulla cercando nulla.Era presente sempre,ma nel momento in cui cercavo di toccare un odore,un colore,un'espressione allora mi accorgevo che non ci riuscivo che era svanita nuovamente.Eppure da qualche parte era perchè la sentivo,ancora molto forte.Mi lasci bere un attimo il mio vino perchè l'ho intristita,ed era l'ultima cosa che volevo fare."

Pensai che no,non era affatto giusto che quella domenica mi intristisse,che non lo avevo scelto io e la mia giornata era destinata ad altro.Mi alzai lasciandolo da solo a bere il vino e rientrai nel caffè.Lui aveva lasciato la suerte en el vento,io non lasciavo in balia di una storia assurda le mie sensazioni,non quella volta.Provai rabbia e ruppi una tazzina e poi piansi un pò.Tornai fuori e lo guardai e gli dissi che poteva pure continuare a raccontare se lo faceva sentire meglio perchè tanto,fortunatamente,io ero lontana dal provare le cose di cui lui confusamente parlava e che no,non avevo ucciso nessuno.Almeno io non avevo la presunzione di credere di averlo fatto.


1 commento:

Aglaja ha detto...

:D:D:D
ma no niente fiction!è che preferisco spezzettare piuttosto che scrivere un post lungo chilometri...e a quel punto...vi lascio con una frasetta che magari un pò di curiosità la crea;)

a stasera la fine!
un bacio grande
aglaja