Ci sono giorni in cui si torna indietro.
Giorni in cui ci si perde.Mi ero persa.Così,all'improvviso.
Succede alle volte.Ci si aggrappa con le unghie al passato,si compie uno sforzo disumano per reggere e tenere su qualcosa...stai con i piedi sollevati per aria e lotti con quanta energia hai in corpo.
Poi succede che cominci a perdere consistenza.Non ti metti una maglietta al mattino con la stessa concentrazione,non scegli il disco da ascoltare al tuo ritorno dal lavoro con lo stesso desiderio,non osservi le persone accanto a te con la stessa spasmodica curiosità di sempre.
Semplicemente scivoli tra un'ora e l'altra,tra il lavoro e il letto,tra un sorriso ed un discorso.
Anche il tono di voce sembra cambiare,e la convinzione con cui pensavi a tante piccole cose della tua vita diminuisce in modo incredibilmente rapido.
Poi succede che qualcosa di non voluto,di non atteso ti consigli di mettere giù quei dannati piedi.
E allora,non senza un attimo di resistenza,lo fai.Segui il consiglio.Metti giù i piedi e,semplicemente,smetti di tenere su,di reggere e senti le energie rifocalizzarsi su ciò che hai vicino.Molto vicino.Che,chissà come,non vedevi più.
Una giornata così,iniziata senza pretese.
Erano giorni di sensazione di perdita,di mancanza,di nostalgia vaga.
Quando succede così,passo in rassegna ogni singola situazione o persona del mia vita.Giusto per vedere se a qualcuno spetta il merito di questo stato d'animo.Ma non si arriva mai a niente.
Guardi intorno e quello che vedi è tutto come sempre.
Come quella mattina.Al caffè ad esempio non era mutato nulla,cristina mi accolse come al solito,C. mi aspettava dopo il lavoro per il giro pomeridiano in centro,a casa avevo tutti i miei dischi e libri che ogni sera mi davano la sensazione indistinta di possibilità aperte se solo io avessi voluto per la mia vita.
Tutto normale.E allora?allora cosa?
Chi o cosa mi mancava?sentivo di aver perso...di non esserci.
Stavo accendendo la macchina del caffè e sistemando i menù sui tavolini quando C.inaspettatamente entra al caffè.Seguita da un ragazzo.
"ehi!"
"ciao..ma come mai qui?niente lavoro?"
"niente lavoro oggi!senti..siamo tutti precari?non ci pagano uno straccio di malattia che se ci piglia una banale febbre è un casino?ci danno due lire e per giunta non riconoscendo la fatica de sto lavoro?bè...sai che mi sono detta stamattina?me la prendo...c'è il sole,due soldi ce l'avevo...giornata per me!e poi è passato a trovarmi lui,vi conoscete?Luca..."
"ciao piacere...bè dai sedetevi vi faccio un caffè"
Sentii una spinta irrefrenabile di affetto per C. Mi sentii anche in colpa.Come facevo a non accorgermi ogni giorno di quanto fosse bella?era bella quel giorno.più del solito.
Lo era anche lui,notai mentre facevo i caffè.Era sudamericano,aveva un viso elegantissimo.
Incrociammo lo sguardo almeno tre volte,per il resto,mentre facevamo colazione,chiacchierammo di semplici cose.Non ci conoscevamo così ci regalammo a vicenda un piccolo veloce spaccato delle nostre vite.Mi sembrava di metterci una cura estrema nel farlo.
Proseguirono verso la loro giornata,non prima di aver detto che dovevamo andare a trovarlo nel locale dove lui suonava.Presto.Dissi si,ed era semplicemente quello che volevo e quello che avrei fatto in seguito.
Chiusa la porta sorrisi e mi diressi verso i primi due clienti.
"solita caprese e coca?"
"ah ma allora cominciamo a conoscerli questi clienti?!"mi disse l'architetto che veniva sempre con una bellissima donna,la sua socia.
"bè,si..siete i primi.posso coccolarvi oggi"risi,senza sapere neanche perchè mi fosse uscita una frase del genere.
"posso dirle una cosa?si imbarazza?lei è veramente molto bella".
Ringraziai,portai le comande a cristina e mi guardai di sfuggita allo specchio.
Mi soffermai un attimo sui miei occhi,ma nel riflesso vidi la solita folla di persona aggingersi ad entrare.Così mi voltai e rimandai tutto a più tardi.
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2 commenti:
continua così...ti son fedele...un bacio
:):):)!
PS:spara qualche critica quando pensi...non so,quando pensi qualsiasi cosa.
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