"Porque no es lo mismo que vivir,honrar la vida"
M.Sosa
"Bisogna accontentarsi del passato ed essere intransigenti col futuro"
L.Nico
La mattina,la prima cosa che feci arrivata al caffè fu mettere un disco di Mercedes Sosa.
La seconda preparare il cappuccino a Cristina che non sapeva usare la macchina del caffè.
Avevamo preso in una sola settimana già due piccole abitudini:preparare due cappuccini con molta schiuma da bere sui tavolini fuori,prima che la gente prendesse d'assalto il locale;berci due caffè decaffeinati a fine giornata fumando una sigaretta insieme.
In quei momenti era sempre lei che mi raccontava del suo bambino,di suo marito e della gente ignorante che ogni mattina incontrava sul treno.
Se era di cattivo umore invece se la prendeva con il panettiere, che arrivava troppo presto,col tipo che portava la bufala,sempre tardi,con i proprietari,che erano incapaci di gestire un locale come quello.
Quella mattina però arrivai,misi il disco,preparai i cappuccini e mi sedetti fuori.
Arrivò dopo pochi minuti e stette in silenzio per un pò.
Io cominciavo a svegliarmi in quel momento.Il tragitto in motorino e lo scambio solito con il giornalaio mi sembrava di averli vissuti distrattamente.Mi concentrai solo quando cristina mi chiese:
"ma sarah ma tu mi nascondi qualche cosa?"rise,come al solito.
"in che senso?cioè a cosa ti riferisci?"le risposi,non senza curiosità.
"chi è quel ragazetto che ti è venuto a prendere questi ultimi due giorni?"
"ah ecco"sorrisi" stai parlando di I.immagino"
"voglio sapere tuto tuto".
"da dove comincio cri?da dove posso cominciare?è un amico si?diciamo un amico...anzi è assolutamente un amico.Se possiamo non considerare i baci e gli abbracci,voglio dire...non so se riuscirai a capirmi,ma...ci provo...è come se fosse l'idea di una storia.Non mi capisci vero?non è niente di reale,neanche il contatto fisico è reale.Io mi sveglio ogni mattina e penso a questa persona.Ma non è reale.Penso al gelato che prenderò dopo lavoro con quella persona,alla passeggiata al parco,penso anche alla notte,se la passerà da me o se ci saluteremo all'alba.Poi vedo questa persona ed ho tutte le immagini che ti dicevo nella mente ed è lì che comincio ad avere mal di pancia..no,non ridere.Non "quel"maldipancia.é una sorta di malessere che parte dalla pancia e muore in gola,in quel momento mi batte il cuore,ma so che mi succede solo perchè sto cercando disperatamente di non "vedere"chi ho davanti. E questa sensazione mi resta sulla pelle per tutta la durata delle ore che trascorriamo insieme.
é solo l'idea che potrebbe essere e invece...non è niente,non è niente di quello che io immagino di notte.Lo so,lo penso sempre,svegliandomi che potrebbe non coincidere,ma ogni volta ricomincio.Ricomincio con l'idea di una storia e allora...mi stai capendo?è tutto sottocutaneo,non so come dire:sai quando senti un'emozione forte nascere e la senti così dentro,così radicata...ecco,l'emozione che provo con lui è appena sotto la pelle,nè dentro,nè fuori.Resta imprigionata lì,quest'idea.Appena sotto la pelle.Ma credo mi serva,sai?potrebbe essere qualcosa di nuovo,insomma non tutte le storie nascono immediatamente sicure,non con tutti senti che quella,quella persona farà parte della tua vita per molto tempo,non con tutti hai la certezza che...questa potrebbe essere diversa,potrebbe rivelarsi piano piano,in fondo sento troppo ingombrante la figura di lui,lui l'altro cristina sto dicendo...lui che non avevo dubbi quando lo incontrai che...allora lo seppi subito.Contro ogni pensiero,contro ogni idea..sai questo fu bello con lui (sempre l'altro lui,si cri)che non ebbi il tempo di pensare nulla.Mi muovevo fluida e a mio agio,ogni mio desiderio,ogni mia spinta corrispondeva alla realtà che andava creandosi attorno a noi.Vollì solo bere tante cioccolate calde insieme.Tutto qui.Lo amai profondamente e subito.Non ridere...perchè non sono romantica,io...avvenne così cri.
Ora non so,I.è un'altra cosa,è meno...è meno però potrebbe...potrei provare e magari scoprire che sto bene,un'altra serenità forse...io.non lo so.non posso saperlo.Bisogna accontentarsi del passato ed essere intransigenti col futuro".
"Che disco è?"mi chiese spegnendo la sua sigaretta sottile e pulendosi le mani dallo zucchero.
"Una cantante meravigliosa,Mercedes Sosa"
"Come si chiama la canzone?"
"Honrar la vida"
"Che dice?"
"Ora?no es lo mismo que vivir,honrar la vida"traducendolo poi in italiano.
"Ah ecco.bè..."
"..."
"Sono molto di accordo con questa cosa qui che dice la cantante sai sarah?"
Ero d'accordo anche io.
Semplicemente.Imbarazzante quanto fosse semplice e quanto fossi d'accordo.Ero felice di "sentire" finalmente qualcosa.Mi sentivo profondamente sicura di qualcosa e avrei saputo spiegarlo a chiunque.Senza storcere la bocca.
Prima di seguire Cri dentro e continuare con le solite mansioni,presi il cellulare e telefonai a I.
Bisogna accontantarsi del passato ed essere intransigenti sul futuro.
Aveva pienamente ragione.Per questo gli dissi che non ci saremmo più visti.
Poi continuai a sistemare i tavoli dentro.Tra poco sarebbero arrivati i primi clienti.
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6 commenti:
Ciao. Ho letto i tuoi commenti sul mio blog e son passato a fare un salto. L'idea del tuo blog è interessante, continua così. Prima di salutarti dovresti togliermi una curiosità: il nome Aglaia è preso da L'idiota di Dostoevskij? E' uno dei miei romanzi preferiti.
Comunque ciao e a risentirci,
Ilmonolito
.......sottopelle....l'ho sentito anche io...e finalmente il tuo blog mi ricompare limpido e pulito...un bacio
per calabbrog> ...ma che strana sta cosa del blog!non riesco a capire perchè...misteri della tecnologia:)...sono contenta che tu l'abbia "sentito"...sai bene,le paure che le proprie parole non arrivino agli altri sono sempre in agguato!bacio
per ilmonolito> sono contenta della visita!cmq aglaja è il corrispettivo russo del mio vero nome...e l'ho scoperto proprio leggendo l'idiota...significa "qualcosa che brilla".mi piace tantissimo il modo di D.di scegliere i nomi dei suoi personaggi:corrispondono sempre ad una caratteristica delle personalità...
a presto
Sono un "collega" del bar qui dietro l'angolo.
Un po' per gusto, un po' per curiosità, la lettura scorre veloce, tutta d'un fiato, fino a sentirla sotto la pelle e riuscire, quasi, a sentir le note della canzone.
Hay tanta pequeña vanidad
en nuestra tonta humanidad
enceguecida.
A presto...
ciao.
ti lascio un saluto veloce....
devo uscire e sono in ritardo
buona serata e buon weekend
per kilotto> ho letto tutto il tuo blog ed ho lasciato svariati commenti:)
il post "riprovare-risorridere",bè lo hai scritto in modo davvero dolce ecco.
Argomento di cui discutere per ore al bar,davanti un bel bicchiere di...(cosa bevi tu?)e magari-perchè no?-se una notte d'inverno un barman ascoltasse storie di questo tipo...
continuerò a leggere,spero tu faccia lo stesso
ciao!
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