Sei tornato da pochi giorni.
Le sigarette le fumi sempre nello stesso modo.
Buffo. Sembra che sei stato via tanto di quel tempo eppure si tratta di una manciata di ore,se vogliamo vederla nel modo più semplice.
Sempre la stessa storia:sento saltare anche l'equilibrio della mia voce quando siamo insieme.
Se avessi davvero coraggio mi chiederei se c'è ancora qualcosa che non cambia di me quando mi ti ritrovo davanti.
Non me lo chiedo perchè temo sia meglio così.
Non ho veramente fame,ma continuerei a farti leggere il menù in quel modo buffo anche tutta la sera se potessi.
In realtà se potessi tenderei questo momento fino al limite possibile, fino al secondo prima in cui si spezzerebbe e cambierebbe.
Tanto succede sempre:ti avvicini,fino a farti sentire chiaramente, poi basta così.
Continua a leggere.Che ho voglia di te.
Che non sono neanche sicura che queste sensazioni siano reali.
Sempre lo stesso in fondo,tutte le volte.
Se chiudi tutto,chiudo anche io. Quando arriva la gelata di acqua fredda, sempre senza preavviso un attimo dopo in cui mi sono sentita a un passo dal possibile, non potrei continuare ad avere voglia di te senza sentirmi incredibilemnte sola.
Eppure ora continuo a guardarti e mi sembra impossibile che tu a breve congelerai me e tutto.
Riesco ogni volta a non crederci,anche se so benissimo che accadrà.
Svaniscono e ritornano,una sorta di riflusso di emozioni,continuo e puntuale in modo imbarazzante.
Nonostante non riesca ad essere più forte delle tue incertezze,non lascio ancora andare via quella parentesi di tempo in cui mi è concesso avere voglia di te.
Questo me lo tengo ancora sulla pelle.
Sulla pelle le cose fanno la differenza.
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