lunedì, marzo 19, 2007

HO VOGLIA DI TE #3

Pensavo,stavo pensando,temo penserò ancora una volta che mi avrai lasciata sotto casa,come al solito:c'è qualcosa che non va.

Più semplice di così non si può.

C'è qualcosa che non va,lo sento a pelle e sulla pelle e in pancia e nella pancia.
Meravigliosamente irrrazionale conosco già questa sensazione. Una manciata di anni fà,in un tempo ormai indefinito perchè forse è stata un'intuizione così tante volte provata,così come altrettante volte è stata soffocata, che non ha poi molta importanza legarla ad un ricordo particolare.

Esiste e basta. Sono cose che se si riesce, se si vuole non si cancellano mai dal proprio corpo.
Qualcosa non va ed è strano vederlo succedere in un momento semplice e quotidiano come questo.

Ti ho detto di passare al caffè dopo la nostra cena ed ora ti osservo bere la tua sambuca.Con mosca naturalmente e parlare senza particolare entusiamo del tuo lavoro,della tua casa,delle persone che ti sono accanto. Credo potresti parlare così anche di me.Temo sia proprio così. Ho immaginato tu,una mattina tra le tante mattine,intento a prepararti il caffè nella cucina della tua casa bellissima.Ti ho immaginato non notare quanto piacevole sia lasciare le imposte aperte per ritrovarsi il salone invaso di primi raggi mattutini. Ti ho immaginato montare sullo scooter e non godersi quel secondo di pausa al semaforo prima di lanciarsi nella confusione. Ti ho immaginato mentre scivoli con lo sguardo sui tuoi libri e le tue fotografie bevendo un bicchiere di vino evitando di pensare a qualcosa in particolare,non ponendo la minima attenzione alla sensazione della lingua sul bicchiere di vetro sottile.

Poi ti ho immaginato,seduto su un gradino, sorridere e non occuparti di una ragazza davanti a te. Cercare di non pensare ad uno sguardo e un "si" diverso dagli altri.

Credo ci sia qualcosa che non va.
Arrancare con le braccia tese verso qualcuno,tenendo stretti i pugni per non lasciare scivolare via qualcosa di importantissimo.

Chiamare,trattenere ed aprire finalmente le mani.
Ecco qui,tutto questo,per te.
Veder divantare trasparenti,leggere,sottilissime tutte le sensazioni che si erano credute importantissime perchè nessuno le sta guardando con te,come te,con altrattanta passione.

Restare sola con la sensazione di aver mancato qualcosa.Perduto non sarebbe la parola adatta.Perdere implica per forza un aver avuto.
Continuare a fissare sbigottita i palmi delle mie mani:ho sognato?non vedo,non stringo più nulla.

Ho voglia di te.
Ho voglia di te.
Ho voglia di te.

Perdonami,ma non è vero.

giovedì, marzo 15, 2007

HO VOGLIA DI TE #2

Sei tornato da pochi giorni.
Le sigarette le fumi sempre nello stesso modo.
Buffo. Sembra che sei stato via tanto di quel tempo eppure si tratta di una manciata di ore,se vogliamo vederla nel modo più semplice.

Sempre la stessa storia:sento saltare anche l'equilibrio della mia voce quando siamo insieme.
Se avessi davvero coraggio mi chiederei se c'è ancora qualcosa che non cambia di me quando mi ti ritrovo davanti.

Non me lo chiedo perchè temo sia meglio così.
Non ho veramente fame,ma continuerei a farti leggere il menù in quel modo buffo anche tutta la sera se potessi.

In realtà se potessi tenderei questo momento fino al limite possibile, fino al secondo prima in cui si spezzerebbe e cambierebbe.

Tanto succede sempre:ti avvicini,fino a farti sentire chiaramente, poi basta così.

Continua a leggere.Che ho voglia di te.
Che non sono neanche sicura che queste sensazioni siano reali.
Sempre lo stesso in fondo,tutte le volte.

Se chiudi tutto,chiudo anche io. Quando arriva la gelata di acqua fredda, sempre senza preavviso un attimo dopo in cui mi sono sentita a un passo dal possibile, non potrei continuare ad avere voglia di te senza sentirmi incredibilemnte sola.

Eppure ora continuo a guardarti e mi sembra impossibile che tu a breve congelerai me e tutto.
Riesco ogni volta a non crederci,anche se so benissimo che accadrà.

Svaniscono e ritornano,una sorta di riflusso di emozioni,continuo e puntuale in modo imbarazzante.
Nonostante non riesca ad essere più forte delle tue incertezze,non lascio ancora andare via quella parentesi di tempo in cui mi è concesso avere voglia di te.

Questo me lo tengo ancora sulla pelle.
Sulla pelle le cose fanno la differenza.

HO VOGLIA DI TE #1

Piccola piazza illuminata di giallo lampione,in centro,quando è quasi sera.

Mi sono accesa una sigaretta e ho slacciato il giacchetto di jeans liberando le righe colorate della maglietta troppo presto estiva.

Mi sono accorta di aver accartocciato il pacchetto di sigarette vuoto.

Mi sono girata verso il negozio per vedere se potevo gli utlimi minuti che mi restavano liberi andarle a comprare.

Ti ho visto.
Ti ho guardato.
Ti ho visto di nuovo.

Giusto pochi metri di distanza.

Mi sono ritrovata vicino il tuo maglione che sapeva indefinitivamente di qualcosa che mi era stato familiare.

Mi sono tornate in mente le parole di un amico, a Milano,una sera prima di prendere il tram con i sedili in legno: chiunque può disegnare. Basta ricordare che gli occhi devono stare al centro del viso. Sempre. Altrimenti saltano tutte le proporzioni e l'equilibrio naturale dell'immagine.

Ho continuato a fissarti sentendo che i miei occhi avevano involontariamente lasciato il centro perfetto,la posizione ideale e continuavano a guardarti.

Contro ogni resistenza il mio viso ha deciso di dirtelo.

Ho voglia di te.
Ho voglia di te.
Ho voglia di te.

Si che ho fame,mangiamo qualcosa.

Abbiamo continuato a camminare vicini.